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  • : Blog di ilpozzodelleinformazioni
  • : il mio blog vuole essere un sito di scambio di informazioni, è aperto a tutte quelle che persone che vogliono confrontarsi. Amo scrivere qualsiasi argomento catturi la mia attenzione in un preciso momento. Gli argomenti possono essere i più vasti, dall'economia alle ricette. Insomma un blog un pò pazzerello
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  • ilpozzodelleinformazioni
  • Ciao a tutti, sono una mamma di due ragazzi oramai grandi,. Amante degli animali, della giustizia.
Mi definisco una persona molto curiosa, non ho degli hobby precisi,  amo leggere, scrivere, giocare al p.c., dipingere, tutto questo dopo una giornata
  • Ciao a tutti, sono una mamma di due ragazzi oramai grandi,. Amante degli animali, della giustizia. Mi definisco una persona molto curiosa, non ho degli hobby precisi, amo leggere, scrivere, giocare al p.c., dipingere, tutto questo dopo una giornata

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15 giugno 2011 3 15 /06 /giugno /2011 14:38

Non vi è alcun dubbio nel sostenere l'importanza di ricerca e impiego di fonti alternative per la produzione di energia elettrica, una di queste è il fotovoltaico, ma dove è giusto installare i pannelli, senza alterare il paesaggio?

Ognuno di noi, è consapevole che la ricerca di fonti alternative per la produzione di energia elettrica, sia indispensabile, senza entrare nel merito della parte tecnica, vediamo di valutare semplicemente la questione estetica, che in certi casi ha portato personaggi illustri in discussioni animati sulla loro collocazione.

Effettivamente i pannelli vanno molto bene sugli edifici, sui capannoni in aree produttive, in vecchie cave dismesse, ma è stata contestata la loro installazione su terreni agricoli. Effettivamente togliere superficie all’agricoltura per effettuare una speculazione non è mai un fatto positivo, anche il paesaggio rurale in questo caso ne risente, insomma vedere un bel campo di girasoli di fianco ad un bel campo di pannelli solari, non rende certo piacevole la visione, senza nulla togliere alla sua utilità. Tanto è che si è formato un comitato chiamato “stop al consumo del territorio”, che ha formulato ai sindaci la richiesta di regolamentare i permessi per nuovi impianti fotovoltaici direttamente a terra. Senza per questo ritenere non valido il progetto della produzione alternativa. Nel mese di novembre 2010 poi, è stato approvato un decreto sulle fonti rinnovabili, nel quale è stata inserita una norma che vieta la costruzione di impianti superiori a un MG sui terreni agricoli, in modo da proteggere comunque tali aree da un invasione di pannelli. La produzione di energia solare, come delle altre fonti rinnovabili, dovrebbe essere caratterizzata da alcuni principi, come un ridotto consumo del suolo agricolo coltivabile, mentre sarebbe più idoneo sfruttare quel terreno di aree già degradate purtroppo sempre dalla mano dell’uomo, come terreni industriali, o terreni contaminati e poi bonificati, ma non adatti alle colture. L’ideale sarebbe quello di promuovere l’installazione di questi impianti sui tetti degli edifici, sulla copertura dei capannoni, nei parcheggi; vi sono tante aree disponibili per la produzione di energia solare pulita. Così facendo, sarà possibile salvaguardare il nostro territorio agricolo, già di per se abbastanza precario, e nel contempo produrre energia pulita, senza nessuna invasione del territorio, evitando così delle speculazioni sui terreni stessi, il cui prezzo si è quasi raddoppiato, proprio con la speranza di potervi installare degli impianti fotovoltaici.

Make-Shift Solar Thermal Panel Systemsunny paradise in mountains 8Sole
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