Scrivere un opinione su un artista completo come Lucio Dalla, richiederebbe pagine e pagine di parole , intrecciate a sentimenti che ogni suo poema ha scaturito e continua a scaturire in quelle persone che l’hanno amato e stimato veramente, ogni sua canzone racchiude un misto tra realtà e fantasia, ed ogni suo poema trova un ampia collocazione di analisi nella vita di ciascuno di noi.
COME E' PROFONDO IL MARE - LP CHE LO CONSAGRA COME AUTORE
Lucio Dalla scrisse questo testo nel lontano 1977, periodo storico per l’Italia , periodo di violenze politico culturale che ebbe la sua ramificazione anche in ambienti del sociale, quello del ’77 fu un periodo molto nero (dopo i motti del 68), ricordiamo che Bologna in quel periodo visse una delle pagine più dure di quel periodo, difatti durante una manifestazione uno studente di Lotta Continua venne ucciso a morte da un proiettile , sembra che il proiettile sia partito dall'arma di un carabiniere, logicamente non siamo qui per fare ne processi ne altro, ma semplicemente per cercare di capire più profondamente il testo di Dalla, purtroppo i morti in quel periodo furono veramente tanti, a Roma venne ucciso in agente mentre svolgeva il suo pericoloso compito.
Ma ora veniamo al suo LP
COME E’ PROFONDO IL MARE
Titolo del suo ottavo disco, ma è il primo disco dove Lucio Dalla è l’autore dei testi, ed è proprio grazie a questo famoso LP che entrerà nella storia della musica italiana.
Composto da otto brani
Come è profondo il mare
Treno a vela
Il cucciolo Alfredo
Corso Buenos Ayres
Disperato erotico stomp
Quale allegria
E non andar più via
Barcarola
Sono otto poemi di valore e significato completamente diverso, non certo quelli di cui siamo abituati ascoltare spesso per radio, sono poesie, quelle poesie che vanno lette tra le righe, che vanno ascoltate ad occhi chiusi per poterne assaporare appieno il significato e lo stato d’animo del poeta.
COME E' PROFONDO IL MARE
Come è profondo il mare: è un mix di significati, certo dobbiamo partire dell’origine dello scritto, quando Dalla scrive questa canzone la situazione italiana non è certo delle migliori, vi sono forti contrapposizioni a livello politico e sociale, si formano gruppi che più o meno a seconda della propria credenza ed appartenenza politica gridano la loro giustizia, senza rendersi conto che in fine chi perde è sempre il più debole (ossia colui che nella lotta giusta o sbagliata perde la propria identità) e cade in fondo al mare, in quella profondità che ti porta nell’oscurità , dove vuoi e puoi pensare liberamente, proprio perché ti trovi nell’abisso , quell’abisso che deve darti la forza e il coraggio di risalire, risalire, risalire, sino al pelo dell’acqua per poi rinascere e ritornare a tuffarti in quelle profondità della tua personalità del tuo intimo.Gli esperti, dichiarano che Dalla in questa canzone si senta come Ulisse che naviga mari, e canta la sua libertà incitando il popolo all’amore e alla liberazione, io ascoltando questo brano da anni, ritengo che Dalla volesse con tutte le sue forze gridare al mondo quanto sia difficile vivere nella indifferenza degli altri, nelle ingiustizie, nella miseria, e come colui che fugge in piena notte nascondendosi tra le auto cerca un riparo sicuro, potrebbe sembrare assurdo, ma il mare nella sua profondità è come un riparo, lontano da tutta l’indifferenza che c’è nel mondo, al riparo dall’odio dell’essere umano verso il diverso, lontano dalla cattiveria.
Questo è un brano che rivive le situazioni dei nostri giorni anche se scritto più di 30 anni fa.
IL TRENO A VELA
Canzone con testo struggente, che parla di miseria e povertà, racconta la storia dei nostri emigrati che si spostavano in regioni più fortunate alla ricerca di una vita migliore, con al seguito moglie e figli, nella convinzione di trovare per loro un futuro migliore, una condizione sociale, che non fosse fatta solo di miseria.
Senza dubbio un bellissimo sogno, che molte persone sono riuscite a realizzare e molte altre no, la frase “se mi faccio picchiare un pochino la darebbe al bambino"?”, quanti emigrati hanno subito ingiustizie in silenzio per poter portare a casa (se una casa la possedevano) una mela per il proprio figlio, e quando arrivava la sera con il suo fardello di paure, si prendevano per mano, nella speranza di un giorno migliore che non fosse fatto di soprusi e paure.
La loro casa una stazione, il loro tetto un cielo stellato, con la fame e la paura come compagne di viaggio
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IL CUCCIOLO ALFREDO
E’ un testo che si ricollega sotto molti punti alla canzone “il treno a vela”, anche in questo caso, Lucio Dalla tratta il tema della solitudine, delle difficoltà della vita, usando come esempio il cucciolo Alfredo, pronto a fare festa e a scodinzolare per un sorriso un abbraccio, ma le case tutte uguali i televisori tutti sullo stesso canale, dimostrano ancora una volta l’indifferenza verso l’emarginato, possiamo senza ombra di dubbio dire che questo album di canzoni percorre tematiche sociali, che all’epoca nessun poeta-cantante avrebbe mai pensato di mettere in musica, usando parole e concetti che riletti a distanza di anni, sono ancora molto attuali.
In questo caso, leggendo attentamente il testo, si può collegare lo stesso, ad una situazione di disagio per coloro che hanno avuto problemi con la giustizia, per i quali il reinserimento in una vita sociale risulta assai complicato e difficile.
Ognuno di noi, leggendo i testi di Lucio Dalla può dare dei significati diversi , l’autore scrive per un ascoltatore al quale è concesso dirottare le parole e i pensieri su valori magari differenti da quelli reali del autore.
CORSO BUENOS AYRES
Anche in questa canzone il tassello è pur sempre la povertà, si racconta di un fatto accaduto in Corso Buenos Aires, in quel di Milano, certo corso di benestanti, dove un terrone, così viene definito nella canzone insieme al suo bambino ed a un cane, (pertanto potete notare il ricollegarsi alle canzoni precedenti) rubano per mera fame una scatoletta di tonno un salame ed una banana, cerando gli stessi una via di fuga verso la libertà e lontano dalla fame finiscono proprio in mano alle forze dell’ordine.
Questo poema chiude la prima parte dell’ LP, chi ha ascoltato come me, ma non oggi, ma tempo addietro queste quattro canzoni di seguito, non può che dedurre che si tratti di un opera divisa in quattro atti.
La seconda parte dell’ LP cambia completamente tenore, gli argomenti trattati diventano di diversa natura come ad esempio
DISPERATO EROTICO STOMP
Già il titolo stesso ci introduce in un ambiente completamente differente dal primo, qui si tratta di un pover uomo, che abbandonato dalla sua donna, vaga per le vie di Bologna alla ricerca di sinistri incontri, tra solitudine e angoscia per la sua situazione (sessuale), questa canzone può essere lette in più versioni, chi ci vede un amore non corrisposto, chi ricerca l’amore che non trova in qualcosa di diverso, oppure colui che non si sente parte della classica versione idealizzata dell’amore tra uomo e donna, ma ricerca l’amore nel suo stesso sesso, certo è che anche in questo canzone Lucio Dalla con parole forti ha espresso la sua solitudine nell’amare ; quella solitudine del diverso, cercando tra rime e strofe di portare l’ascoltatore ad un analisi più completa, tralasciando il classico sonetto, riletta a distanza di anni, fa certo ancora uno strano effetto, pensare che in una canzone ci possa essere una chiara richiesta di aiuto e di accettazione per qualcosa che potrebbe per molti essere naturale, ma discriminata dalla società che ha sempre considerato il diverso come un male.
QUALE ALLEGRIA
Testo che rivive la vita fatta di solitudine interiore, maschere di carnevale per nascondere i propri sentimenti ai più curiosi, la voglia il desiderio di avere qualcuno accanto, qualcuno che ti sappia amare per quello che sei, qualcuno che sia capace di ascoltare il tuo respiro, qualcuno da abbracciare, e quando tutto questo svanisce, vorresti tornare bambino, bambino dove ancora l’innocenza regna, dove non ti serve nessuna maschera, dove il tuo io ha la prevalenza sulla ragione, dove puoi ancora fare quello che vuoi, con la consapevolezza che una volta cresciuto tutto questo potrebbe diventare un problema, proprio per l’ignoranza della gente, allora facciamo credere che tutto sia Allegria, ma in fondo quale allegria ………….
.......E NON ANDAR PIU’ VIA
Anche questo testo può essere letto in due chiavi, la prima riferita al periodo di lotte del 1977, quando molti giovani credevano nei loro ideali e cercavano di urlarli alla piazza, in alcuni casi, non sempre ascoltati, in altri casi con attacchi allo Stato, insomma chi ha vissuto quel periodo non può certo dimenticare quando le canzoni di Lucio Dalla venivano cantate a squarciagola nelle manifestazioni.
La seconda chiave di lettura, è riferita alla ricerca di qualcosa in cui credere, per chi ha fede la ricerca costante del credere, per coloro che la fede l’hanno persa, una ricerca di voler ad ogni costo credere in un Dio che non riconoscono che non trovano.
BARCAROLA
Ultima canzon
e di questo strepitoso LP, la quale racchiude il significato di ogni canzone come fosse un riassunto di una vita intera, dove la ricerca della libertà dell’uguaglianza e della dignità umana, sembra quasi sprofondata in quel mare profondo, ma nello stesso tempo c’è la voglia di rinascita di riconquistare il proprio posto in una società , dove non puoi e non vuoi essere solo un numero.
"Considerazione personale"
Caro amico, oggi sono io che ti scrivo, ma non per distrarmi un po’, oggi che sei nei mari più azzurri, oggi che vivi nella pienezza dell’amore, ti chiedo un favore:
cercala se puoi
dille che non mi perda mai
va' per le strade e tra la gente
diglielo veramente
Io i miei occhi dai suoi occhi
Non li staccherei mai
E adesso anzi me li mangio
Tanto tu non lo sai
Occhi di mare senza scogli
Il mare sbatte su di me
Che ho sempre fatto solo sbagli
Ma uno sbaglio che cos'è
Stare lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
E come lacrime la pioggia
Mi ricorda la tua faccia
Io la vedo in ogni goccia
Che mi cade sulla giacca
Stare lontano da lei non si vive
Stare senza di lei mi uccide
Diglielo se puoi, un giorno ci ritroveremo ne sono certa, magari insieme noi tre, balleremo e canteremo Attenti al lupo.